Ultimo aggiornamento dell’algoritmo di Google contro l’eccesso di pubblicità
Con questo tweet Matt Cutts ha annunciato l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo di Google, facendo riferimento a una notizia del 19 gennaio 2012, quando per la prima volta si parlò di penalizzazione per quei siti che above the fold mostravano un eccesso di pubblicità, peggiorando l’esperienza utente.
SEO folks: we recently launched a refresh of this algorithm: http://t.co/KKSXm8FqZW Visible to outside world on ~Feb. 6th.
— Matt Cutts (@mattcutts) 10 Febbraio 2014
Il precedente annuncio indicava come soggetti a penalizzazione tutti quei siti in cui l’utente, anziché trovare immediatamente il contenuto che cercano, si trovano di fronte a una grossa quantità di ads, specialmente se questi sono concentrati nell’area above the fold. Il problema principale a cui fa riferimento Google è l’esperienza dell’utente, che se clicca su un risultato in SERP desidera ricevere in cambio specifiche informazioni su un determinato tema, e non dover cercare fra una pubblicità e l’altra, ciò di cui ha bisogno. Il problema è ancor più acuto quando la quantità di pubblicità supera quella del contenuto.
Precisano, inoltre, che sono consapevoli del fatto che molti siti inseriscano pubblicità above the fold, la zona dove è più facile che gli annunci portino monetizzazione. La penalizzazione non colpirà chi inserisce gli ads in maniera normale, ovvero non in quantità tale da sopraffare il contenuto. L’aggiornamento dell’algoritmo avrà un impatto sui siti in cui c’è solo una piccola quantità di contenuto visibile above the fold o in cui il contenuto rilevante è costantemente spinto verso il basso da grossi blocchi di annunci.
Il primo aggiornamento, di gennaio 2012, ha colpito solo l’1% delle ricerche a livello mondiale, riguardo a quello annunciato da Matt Cutts ieri non si hanno ancora dati. Rimane valido il consiglio di controllare, anche con gli strumenti per visualizzare il sito a differenti risoluzioni, la quantità di ads che vedono gli utenti, in rapporto con la visibilità del contenuto. Google suggerisce di utilizzare la funzione presente in Google Analytics (Comportamento > Analisi dati in-page > Dimensione del browser). Spostando il cursore si modificano le dimensioni dell’overlay. Ad esempio, impostare il cursore al 90% significa visualizzare, non coperta dall’overlay, la porzione della pagina in esame visibile senza scorrimento al 90% dei visitatori; il restante 10% della pagina non è visibile senza scorrimento e viene mostrata coperta dall’overlay.