9 tecniche per ottenere traffico sul sito senza backlink
La link building è senz’altro uno dei modi migliori per aumentare il traffico in entrata su un sito web, ma fortunatamente non è l’unico. Non è, infatti, una strategia che può essere applicata a tutti gli ambiti e in tutti i casi, motivo per cui oggi individuiamo 9 tecniche per incrementare il traffico, ma senza usare la link building.
In-depth article
Secondo le statistiche di Moz il 6% dei risultati di Google contiene degli In-depth artiche, anche se è un numero esiguo, il traffico che portano è notevole, circa il 10% in più. Non abbiamo indicazioni precise su come apparire nella sezione degli in-depth article, Google parla di:
- Markup di Schema.org per Article o NewsArticle
- Google+ Authorship
- Gestione della paginazione e uso del rel=canonical
- Markup del Logo (tramite Google+ o con schema.org)
- First click free per i contenuti soggetti a limitazione
Secondo le statistiche di KISSmetrics gli articoli finiti fra gli in-depth hanno queste caratteristiche:
- lunghezza: 2.183 parole
- tweet ricevuti: 315
- like ricevuti: 129
- +1 ricevuti: 87
- backlink ricevuti: 94
La soddisfazione dell’utente
È molto probabile che Google misuri l’esperienza dell’utente e tenga conto della sua soddisfazione. Stephen Levy nel libro In The Plex parla di long-click, ovvero quando l’utente clicca su un risultato e non torna indietro, perché ha ottenuto quello che voleva.
Il cosiddetto pogosticking è questo continuo avanti e indietro dell’’utente sui risultati in SERP, molti SEO credono che riducendolo Google premierà il sito. Creare contenuti di qualità, che siano soddisfacenti per l’utente e quindi per il motore di ricerca ne facilita senz’altro la visibilità.
Rich snippet e dati strutturati
Vengono incrementati in continuazione i codici per i rich snippet. È proprio di pochi giorni fa la notizie dei nuovi codici schema.org per inserire i numeri di telefono aziendali, utilissimi a livello di local SEO. Per ciò che riguarda i dati strutturati che appaiono in SERP quelli che hanno maggior valore sono senz’altro l’authorship e quelli per i video.
- Authorship: anche se non è una garanzia di click, dà certamente autorevolezza al contenuto e migliora le probabilità di click in SERP. È importante scegliere una foto reale, che abbia colori fortemente contrastati dato che l’immagine è piccola è meglio che sia evidente. Ultimamente sono diventate più rigide le regole di Google a proposito dell’authorship, ma seguendo le indicazioni è possibile arrivare fino al 20% dei risultati con la foto dell’autore.
- Video: i video snippet sono il modo migliore per far apparire un’immagine in SERP evitando collegamenti con G+ o l’attivazione dell’authorship. Per funzionare ha bisogno di una video sitemap e dei markup video di schema.org. Per non sbagliare si possono utilizzare degli appositi tool online che compilano sia la sitemap che i markup (ad es. Wistia). Importnate è scegliere accuratamente il frame di anteprima del video.
Velocità del sito
Migliorare la velocità del sito non solo migliora la soddisfazione dei visitatori (vedi punto # 1) ma può anche avere un’influenza diretta sul ranking, infatti la velocità del sito è uno dei pochi fattori di ranking che Google ha confermato. L’effettiva velocità di caricamento della pagina può essere di gran lunga meno importante del Time to First Byte (TTFB), ovvero la quantità di tempo che impiega il server per rispondere alla prima richiesta.
La velocità del caricamento della pagina è importante per le ricerche da desktop, ma lo è ancora di più per le ricerche da mobile. “L’ottimizzazione del tempo di caricamento di una pagina sugli smartphone è particolarmente importante, date le caratteristiche delle reti di dati mobili a cui si connettono gli smartphone” – Google Developers.
Mobile SEO
A parte la velocità, se non si ha un sito ottimizzato per i dispositivi mobile probabilmente si avranno posizionamenti peggiori nei risultati di ricerca da mobile. Fra gli errori comuni segnalati da Google Developers a cui fare attenzione:
- Redirect non funzionanti
- Incorporare video non riproducibili su smartphone e tablet
- Inserimento di Pop-up che non si chiudono facilmente
- Pulsanti o caratteri troppo piccoli
Audience internazionale
Spesso, le opportunità di comparire nei risultati di ricerca internazionali sono superiori rispetto a quelle in area nazionale e a volte la concorrenza è più bassa. L’immagine eseguente mostra la prima parte di un’infografica che riporta i passi da fare per ottimizzare un sito internazionale:
- Ricevi traffico da altri Stati e in altre lingue?
- Controlla la visibilità del tuo sito sulle SERP in altre lingue
- Fai una selezione di keyword per gli Stati e le lingue che hai selezionato
Social annotation
Quando si condividono dei contenuti su Facebook e Twitter vengono visualizzati nella ricerca solo all’interno di queste piattaforme. Quando, invece, la condivisione avviene su Google+ il contenuto può apparire anche tra i risultati di ricerca. Per gli utenti le annotazioni sociali sono molto importanti e ne tengono conto, anche per ciò che riguarda video o altri tipi di contenuto.
In tal caso è bene espandere e rafforzare la propria rete social su GooglePlus, prendendo la buona abitudine di condividere anche lì i propri contenuti.
Tag e meta tag
Anche se quello che stiamo per dirvi è davvero il minimo indispensabile per l’ottimizzazione di un sito, non va mai dimenticato che compilare correttamente il tag title e il meta tag description non solo è utile ai fini SEO, ma anche per ricevere più click.
Ricordiamo, anche, che negli ultimi tempi l’aspetto della SERP è cambiato e del title si vedono solo 500px (il numero di caratteri è rimasto invariato, ma a seconda della dimensione in pixel delle lettere che vengono utilizzate la porzione di testo visualizzata varia).
Per ciò che riguarda la description Google ha chiarito ulteriormente che è bene non avere meta description duplicate, Matt Cutts precisa che: “You can either have a unique meta tag description, or you can choose to have no meta tag description.“
Aggiornamento e contenuti freschi
I siti web che non ricevono backlink spesso perdono posizioni in SERP, lo stesso accade per i siti che non hanno nuovi contenuti o che non aggiornano quelli esistenti. Rinfrescare un contenuto non garantisce un migliore posizionamento, ma per alcuni tipi di query aiuta sicuramente. I dati di cui tiene conto Google sono:
- Data di pubblicazione
- Quanto, in percentuale, viene modificato il contenuto
- Quanto spesso si aggiorna il contenuto
- Quante nuove pagine sono state create nel tempo
- Modifiche per contenuti importanti (ad es. il testo dell’homepage) vs per contenuti irrilevanti (link a piè di pagina)